Il creditore iscrive il pagamento differito a valore attualizzato
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 30/04/2018
Autore: Meneghetti Paolo Fonte: Il Sole 24 Ore del 30/04/2018
Pagamento oltre i 12 mesi senza interessi regole civilistiche e fiscali
l’articolo 2426, punto 8, del Codice civile dispone che non solo il debito, ma anche il credito va iscritto in bilancio al costo ammortizzato, tenendo conto del fattore-tempo.
L’Oic 15, paragrafo 44, stabilisce che se il credito commerciale è stato concesso con pagamento oltre i 12 mesi, senza addebito di interessi, o con addebito di interessi molto inferiori a quelli di mercato, va determinato e iscritto in bilancio al valore attualizzato, imputando la differenza tra valore nominale e valore attuale del credito tra i proventi finanziari, in base alla durata del pagamento convenuto.
Se vendo un bene per un valore di 100.000 € con pagamento entro 3 anni dalla consegna con tasso di mercato 3%. Il valore attuale del credito risulta determinato in 91.743 €, quindi con un differenziale di 8.259 € da qualificare quale provento finanziario nei tre anni.
Secondo l'Oic 15 possiamo rilevare il ricavo derivante dalla vendita che è pari a 91.743 €, da imputare alla voce A 1 del conto economico.
Al 31 dicembre del primo anno devo rilevare anche gli interessi attivi calcolandoli al tasso di mercato del 3%, voce C 16 del conto economico per 2.752 €.
Alla fine del triennio si avrà l’intera imputazione della vendita a conto economico ma essa in parte sarà collocata tra i ricavi (91.743) e in parte collocata nell’area finanziaria (8.257).
Dal punto di vista fiscale per il principio della derivazione rafforzata si applicano le stesse regole, l'autore si pone però il problema se iscrivendo un credito per un importo inferiore ci sia svalutazione dello stesso.
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