Il «realizzo» limitato alle plusvalenze blinda la determinazione del reddito

Con il conferimento si apporta un'azienda o un ramo di essa ad una società (conferitaria) esistente o neocostituita col conferimento.

In contropartita il conferente riceve azioni o quote della società conferitaria.

Il DL. 34/2019 ha ampliato la casistica del cosiddetto realizzo controllato, disciplinato dall’articolo 177, comma 2 del Tuir.

Cosa prevede l'art. 177 citato?

Quando viene conferita una partecipazione, in linea generale, il valore della stessa viene determinato, ai fini fiscali, dall’articolo 9 del Tuir, vale a dire al valore normale.

In questo modo però il valore del conferimento di partecipazione, riportato in atto, sarà sempre sindacabile dal fisco che aumentandolo genererebbe un maggior imponibile in capo al conferente.

Per mitigare questo poter dell'amministrazione, l’articolo 177, comma 2 del Tuir, a determinate condizioni, inibisce alle Entrate il potere di contestare il valore conferito, consentendo così alle parti di determinare il valore di conferimento in misura insindacabile.