IMMISSIONE IN LIBERA PRATICA DEFINIZIONE

[Interessante]

  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 03/04/2018

Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 03/04/2018


Classificazione:

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Descrizione del regime fiscale di libera pratica col quale la merce non comunitaria acquisisce la posizione doganale di merce comunitaria


Con il regime di immissione in libera pratica la merce non comunitaria acquisisce la posizione doganale di merce comunitaria.

Esso presuppone una dichiarazione di vincolo al regime resa presso la dogana d’ingresso nell’Unione Europea.

L’operazione doganale implica le seguenti attività in dogana:

  • l’applicazione delle misure di politica commerciale (verifica delle licenze d’importazione, assenza di divieti, sussistenza e capienza di contingenti, ecc.);
  • l’espletamento delle altre formalità previste per l’importazione di una merce (controlli sanitari, fitosanitari, ecc.);
  • l’applicazione dei dazi legalmente dovuti secondo la normativa comunitaria.

Se la merce viene destinata anche all’immissione in consumo nel territorio dello Stato con l’assolvimento della fiscalità interna, prevista dalla legislazione nazionale, si realizza l’importazione della merce.

Normativa di riferimento: Art. 4, punto 16 - artt. 79/83 del Reg. (CEE) 2913/1992 (Codice Doganale Comunitario);  Artt. 218, 225, 230, 237 del Reg. (CEE) 2454/93 (Disposizioni d’applicazione del Codice Doganale Comunitario).

NB: I beni che vengono immessi in libera pratica quando sono destinati ad essere introdotti nei depositi IVA di cui all’art. 50-bis c 4 lett. b) del DL 331/93, non sono assoggettati a IVA.
 
 
 
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