Iperammortamento, le strategie per massimizzare il bonus
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 10/11/2019
Autore: Gaiani Luca Fonte: Il Sole 24 Ore del 09/11/2019
L’agevolazione a scaglioni dal 2020 può non convenire su tutti gli ordini meglio spalmare gli investimenti nei due regimi
L’articolo 22 del Ddl di Bilancio 2020 proroga di un anno le attuali agevolazioni Industria 4.0 regolate dalla legge 145/2018.
Viene anche confermata per tutto il 2020 la possibilità di effettuare investimenti superammortizzabili in scadenza al 31 dicembre 2019.
L’accavallarsi delle norme richiede attenzione da parte delle imprese che stanno pianificando gli investimenti.
Gli investimenti Industria 4.0 che le imprese stanno effettuando in questi mesi possono rientrare in una delle due seguenti agevolazioni:
- se si effettua l'ordine e si versano acconti del 20% entro il 31 dicembre 2018 si può usufruire, per i costi sostenuti (ai sensi dell’articolo 109 del Tuir) fino al prossimo 31 dicembre, dell’iperammortamento con maggiorazione fissa del 150% (ai fini della deduzione delle quote di ammortamento e dei canoni di leasing) e senza alcun limite di importo totale, ex c. 30 della legge 205/2017;
- se si fanno investimenti 4.0 nel 2019, senza prenotarli entro il 31 dicembre 2018 (idem per la parte di costo degli investimenti prenotati che eccede l’ammontare coperto dall’acconto del 20%), godono invece dell’iperammortamento a scaglioni introdotto dalla legge 145/2018, vale a dire maggiorazione del 170% fino a 2,5 milioni di costo; 100% tra 2,5 e 10 milioni; 50% tra 10 e 20 milioni; zero oltre 20 milioni.
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