L’Ace dei soggetti Irpef al riparo dalle perdite 2016
[Interessante]
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 05/06/2017
Autore: Meneghetti Paolo Fonte: Il Sole 24 Ore del 05/06/2017
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Ulteriore incognita è la rilevanza dell’utile 2015 accantonato l’anno dopo Il passivo si scarica in primis sul patrimonio non rilevante
Rilevanza dell’utile del 2015 accantonato nel 2016 e possibilità che il patrimonio netto al 31 dicembre 2010 assorba eventuali perdite realizzate lo scorso anno. Sono queste le principali problematiche che si pongono, in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi 2017, per il calcolo dell’Ace da parte delle imprese in contabilità ordinaria soggette all’Irpef.
La legge di Bilancio 2017 ha stabilito che, a partire dall’esercizio 2016, queste imprese calcolano la base Ace con le stesse regole stabilite ai fini dell’Ires, ma con una peculiarità: va considerato anche l’incremento patrimoniale verificatosi tra il 31 dicembre 2010 ed il 31 dicembre 2015 (base Ace “di partenza”).
La legge di Bilancio 2017 ha stabilito che, a partire dall’esercizio 2016, queste imprese calcolano la base Ace con le stesse regole stabilite ai fini dell’Ires, ma con una peculiarità: va considerato anche l’incremento patrimoniale verificatosi tra il 31 dicembre 2010 ed il 31 dicembre 2015 (base Ace “di partenza”).
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