LAVORAZIONE INTRA ANCHE SE IL COMMITTENTE HA P. IVA ANCHE NEL PAESE DI LAVORAZIONE
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 03/11/2018
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 03/11/2018
Cessioni intracomunitarie di beni che subiscono una lavorazione nello Stato membro diverso da quello di destinazione
Principio di diritto n. 10/2018
Già la circolare 13/1994 ha qualificato operazione intracomunitaria nella quale:
La circolare identifica come cessione intra articolo 41, comma 1, lett. a) del DL n. 331 del 1993 l'operazione fra l'italiano (IT) e il greco (EL).
Ora il principio conferma la cessione intra se la cessione avviene nei confronti della partita IVA del committente (EL) rilasciata dal paese di destinazione del bene e non invece nei confronti della partita IVA del committente Greco aperta nel paese della lavorazione (PT).
In ogni caso sarebbe cmq non imponibile la cessione dei beni da (IT) nello Stato della lavorazione anziché, in quello dove è stabilito il cessionario (EL) e dove sono destinati i beni dopo la lavorazione.
In quest'ultimo caso la cessione sarà verso la partita Iva assunta dal cessionario/committente nel paese della lavorazione (PT).
http://www.fiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/cessioni-intracomunitarie-beni-lavorati-altrove-transito-irrilevante
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