Registro dei titolari effettivi i Commercialisti chiedono indicazioni univoche
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 26/11/2024
Autore: Vedi Articolo Fonte: Commercialisti Consiglio Nazionale del 26/11/2024
Titolare effettivo le camere di commercio vanno in ordine sparso, indispensabili delle direttive di coordinamento.
Dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti una richiesta di comportamento uniforme.
Il Consiglio di Stato ha rimesso alla Corte di Giustizia UE le questioni attinenti alle comunicazioni relative alla titolarità effettiva di trust e istituti giuridici affini, determinando in tal modo la sospensione dell’operatività del Registro dei titolari effettivi.
In attesa che la Corte europea si pronunci, appare di estrema urgenza ottenere indicazioni univoche in merito alla concreta operatività del Registro”.
Nonostante la sospensione, le Camere di commercio stanno continuando ad accettare le comunicazioni di prima iscrizione, ovvero di conferma o variazione dei dati.
Tale modus operandi sta generando numerosi problemi interpretativi per le imprese e per i Commercialisti che, pur consapevoli che la sospensione dell’operatività del Registro importa quale conseguenza il blocco integrale del sistema, vedono abilitata sul sistema anche la funzione di ricezione delle comunicazioni di conferma annuale dei dati e legittimamente si interrogano sul corretto modo secondo cui operare per non incorrere in sanzioni.
C'è poi il comportamento non uniforme delle Camere di Commercio territoriali, che da una parte invitano ad effettuare la conferma annuale dei dati (es. CCIAA Treviso) e dall'altra confermano la sospensione di tutti gli adempimenti di comunicazione, variazione, conferma, consultazione (es. CCIAA Genova, Toscana nord-ovest).
A fronte di questa situazione, si rende indispensabile un intervento Ministeriale per indicare agli Enti camerali il comportamento uniforme da adottare in pendenza del giudizio della Corte UE; comportamento che non può che tradursi in una sospensione totale del sistema, non solo per le richieste di accreditamento e per le attività di consultazione, ma anche per le comunicazioni”.
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