RIVALUTAZIONE IMMOBILI E AREA SOTTOSTANTE

[Interessante]

  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 27/03/2014

Autore: Non definito Fonte: Il Sole 24 Ore del 27/03/2014 pag. 36


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È attualmente difficile quantificare il costo dell'eventuale rivalutazione degli immobili di impresa, almeno sino a quando l'agenzia delle Entrate non scioglierà il nodo relativo all'area di sedime

Da anni, per effetto del Dl 223/2006 (articolo 36, comma 7) le imprese sanno che, ai fini dell'ammortamento, in ogni fabbricato sono in realtà comprese due diverse entità fiscali, vale a dire la costruzione (ammortizzabile) e l'area di sedime (non ammortizzabile). Con circolare 1/E/2007 l'Agenzia stabilì il principio che una volta determinato il valore dell'area (con il costo specifico o con il "forfait" del 20% o del 30%), esso si sarebbe poi mantenuto nel tempo, e che eventuali costi incrementativi capitalizzati e rivalutazioni andavano riferiti «esclusivamente al valore del fabbricato e non anche al valore dell'area». Tuttavia, ad appena due anni di distanza, in occasione della rivalutazione del 2008, questo principio già poteva considerarsi superato.
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