Servizi di pubblica utilità fatturazione senza codice fiscale

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 28/06/2024

Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 28/06/2024


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Più semplice il processo di trasmissione dei “codici identificativi univoci contrattuali” per gli operatori che erogano servizi di pubblica utilità, come società che forniscono energia elettrica, acqua, o gas.


L’Agenzia delle entrate ha messo a punto un’apposita procedura web nella sezione “Fatturazione elettronica e Conservazione” dell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” dedicata all’invio dei suddetti codici che consentono la fatturazione nei casi in cui gli operatori non dispongano del codice fiscale del cliente trattandosi di contratti stipulati prima del 1° gennaio 2005.

Le novità nel provvedimento del direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, del 27 giugno 2024

Le società che erogano servizi di pubblica utilità nei confronti dei clienti finali (conosciute come “Utilities") utilizzano i codici identificativi univoci contrattuali, in sostituzione del codice fiscale, nella compilazione delle fatture elettroniche da inviare al Sdi emesse nei confronti dei clienti finali con i quali sono stati stipulati contratti anteriormente al 1° gennaio 2005 e dei quali non sia stato possibile identificare il codice fiscale.

Le disposizioni sull’obbligo di fatturazione elettronica (articolo 1, comma 909 legge n. 205/2017) prevedono, infatti, lo scarto da parte del Sistema di interscambio delle fatture emesse nei confronti di consumatori finali in assenza di un codice fiscale esistente.

La possibilità, per gli operatori che offrono servizi di pubblica utilità, di poter emettere fatture elettroniche nei confronti dei clienti “pre-2005” di cui non conoscono il codice fiscale è stata introdotta dal Dl n. 119/2018, che ha introdotto all’articolo 1, del Dlgs n. 127/2015 il comma 6-quater: in linea con la nuova disposizione normativa, il provvedimento del 28 dicembre 2018 ha stabilito che gli operatori di utilities che non dispongono del codice fiscale del cliente, necessario alla compilazione della fattura elettronica, devono inviare all’Agenzia delle entrate, tramite Pec, i codici identificativi univoci contrattuali, a partire dal 3 gennaio 2019. L’invio deve avvenire almeno 20 giorni prima della data di trasmissione delle fatture elettroniche in cui sono riportati gli stessi codici.

Il provvedimento di oggi facilita questa procedura di trasmissione mettendo a punto un servizio online dedicato e modificando, di conseguenza, le indicazioni fornite nel citato provvedimento del 28 dicembre 2028 e aggiornando l'Allegato 2 dello stesso provvedimento.
L’attivazione della procedura, secondo quanto indicato nel provvedimento odierno, sarà resa nota sul sito dell’Agenzia. A partire da tale data la comunicazione dovrà essere effettuata in via esclusiva tramite il nuovo servizio.

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