Spese asilo nido e mod. 730
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 01/06/2021
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 01/06/2021
L’agevolazione asili nido erogata dall’Inps, non è cumulabile con la detrazione Irpef che si può richiedere nella dichiarazione dei redditi.
Tra le varie spese che l’Agenzia delle entrate riporta nella dichiarazione precompilata ci sono anche le spese di frequenza comunicate dagli asili nido pubblici e privati e da altri soggetti a cui sono state versate le rette.
Tali importi, tuttavia, non sono inseriti nel modello precompilato quando l’Agenzia riceve dall’Inps la comunicazione di accoglimento, entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento, di una richiesta di “bonus asilo nido” presentata dal genitore del bambino, anche se non ancora pagato.
L’agevolazione erogata dall’Inps, infatti, non è cumulabile con la detrazione Irpef che si può richiedere nella dichiarazione dei redditi.
Qualora non sia stata presentata alcuna richiesta all’Inps, il contribuente che ne ha diritto può comunque inserire l’importo pagato per le spese di frequenza nel quadro E del 730 o nel quadro RP del modello Redditi Pf.
Si ricorda che per ogni figlio fiscalmente a carico è possibile indicare un importo complessivo non superiore a 632 euro e che per usufruire della detrazione dal 2020 è previsto che il pagamento sia stato effettuato con versamento bancario o postale o altri sistemi di pagamento tracciabili.
Se, invece, è stata presentata all’Inps richiesta del contributo e non si conosce ancora l’esito, si consiglia di verificare la documentazione ed eventualmente contattare l’istituto, anche per poter inserire l’importo detraibile in maniera corretta.
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