Superbonus, dopo lo stop alle cessioni non sono ammesse riaperture parziali

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 20/09/2024

Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Il Sole 24 Ore del 20/09/2024


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Risposta a speciale telefisco del 19.9.2024


Domanda se chi per le spese superbonus 110% effettuate nel corso del 2023, non ha effettuato la comunicazione di cessione del credito entro il 4 aprile scorso, diventato termine ultimo dopo la cancellazione di ogni possibilità di remissione in bonis, e non ha ancora inserito la prima rata nella dichiarazione dei redditi in scadenza, possa ancora cedere le rate residue rispetto alla quota 2023.

la risposta dell’Agenzia è negativa senza margini a speranze per il futuro dalle cessione dei crediti.

«A decorrere dal 29 maggio 2024 (data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto 39/2024), non è più consentito l’esercizio dell’opzione della cessione del credito in relazione alle singole rate residue non ancora fruite delle detrazioni derivanti dalle spese per gli interventi» che danno diritto ai bonus casa. In sostanza - prosegue la risposta delle Entrate -, «i beneficiari delle agevolazioni fiscali derivanti dai bonus edilizi, dal 29 maggio 2024 non possono più optare per la cessione del credito d’imposta relativo alle rate residue di detrazione non ancora fruite». L’unica strada disponibile a questo punto è, allora, quella di rientrare in una delle, ormai limitatissime, deroghe fissate dagli ultimi decreti del Governo.

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