Tax credit affitti in tre versioni dopo le modifiche dei Dl Ristori
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 23/11/2020
Autore: Vedi Articolo Fonte: Il Sole 24 Ore del 23/11/2020
Il credito d'imposta affitti nato con il Dl «cura Italia» per negozi e botteghe in C/1 è mutato nei mesi
Il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda ha subìto vari cambiamenti.
Introdotto dal Dl “cura Italia” come credito d'imposta per negozi e botteghe di categoria catastale C/1, è stato trasformato dal Dl Rilancio in un credito generalizzato, per infine diventare un credito d'imposta per le imprese penalizzate dagli ultimi Dpcm.
Tre versioni principali, con varianti di dettaglio.
I decreti Ristori e Ristori-bis (Dl 137 e 149/2020) hanno esteso il credito d’imposta ai mesi di ottobre, novembre e dicembre, ma con specifici requisiti di accesso.
il Credito per i mesi di ottobre, novembre e dicembre spetta alle imprese operanti nei settori di cui all’allegato 1 al Dl 137/2020 (palestre, alberghi, discoteche, eccetera) che hanno subìto le restrizioni del Dpcm 24 ottobre 2020.
La stessa agevolazione spetta alle imprese con codici Ateco indicati nell’allegato 2 al Dl 149/2020 e alle agenzie di viaggio e ai tour operator (codici Ateco 79.1, 79.11 e 79.12) con sede operativa nelle “zone rosse”.
In quest’ultimo elenco rientrano le imprese dei settori più colpiti dalle misure restrittive, tra cui i grandi magazzini, i negozi di commercio al dettaglio, i servizi degli istituti di bellezza o di cura degli animali da compagnia, la cui sede operativa è situata nelle “zone rosse”
L'articolo è corredato di una interessante tabella riepilogativa.
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