Ue il portale sulle novità Iva per le PMI
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 27/11/2024
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 27/11/2024
Sito divulgativo per le piccole e medie imprese sul nuovo regime agevolato.
La Commissione europea ha inaugurato il nuovo portale web dedicato a quelle imprese che, per l’anno in arrivo, potranno usufruire del regime agevolato sull’Iva. Peccato che non tutti i testi siano in italiano.
Da gennaio 2025, infatti, nuove regole europee consentiranno alle piccole e medie imprese di vendere beni e servizi in regime di esenzione Iva e di beneficiare di una riduzione degli oneri amministrativi connessi all’Imposta sul valore aggiunto.
Per agevolare la consultazione dei testi, è possibile selezionare la lingua preferita tra le 24 a disposizione, dall’inglese al maltese.
Le nuove regole Iva per le Pmi
Regime forfettario
Dal 2025 partirà la nuova disciplina Ue sull’Iva per le piccole e medie imprese, che prevede nuove agevolazioni.
Una prima novità riguarda la possibilità (non l’obbligo) per gli Stati dell’Unione di adottare un regime di franchigia Iva (regime forfettario) in favore delle Pmi stabilite all’interno dei loro confini e con un fatturato annuo sotto una soglia liberamente determinata da ciascun Paese (comunque non superiore a 85mila euro).
Per aderire a questo regime le imprese interessate dovranno necessariamente presentare un’apposita richiesta all’Amministrazione finanziaria dello Stato in cui l’imposta è dovuta e ricevere la relativa ammissione al regime speciale.
Forfettario transfrontaliero
La seconda novità riguarda, invece, le piccole imprese stabilite in uno Stato membro, che operano anche in altri Stati Membri, nei quali sono tenute al pagamento dell'Iva per le operazioni ivi realizzate.
In questo caso, i soggetti in questione, aderendo al regime speciale, saranno sempre esenti dall’Iva nei Paesi in cui operano, allo stesso modo in cui lo sono le imprese lì stabilite che godono di un regime di franchigia.
Questo regime, definito “transfrontaliero”, punta in particolare ad eliminare un’evidente disparità di trattamento tra imprese che hanno sede in uno Stato Membro e le piccole imprese europee che lì operano senza esservi stabilite.
In questo caso, le imprese non stabilite, che decidono di aderire al regime speciale europeo, potranno beneficiare dell’esenzione dall’imposta per le operazioni Iva comunitarie, con un conseguente snellimento degli oneri amministrativi collegati.
Inoltre, per aderire al regime di esenzione sarà sufficiente un’unica registrazione presso il Paese di stabilimento, il quale assegnerà un singolo numero identificativo "EX " che sarà utilizzato in tutti gli Stati membri in cui l’impresa beneficia dell'esenzione Iva.
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