Utili e perdite sui cambi con rilevanza fiscale se dai c/c
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 31/05/2019
Autore: Reich Emanuale Fonte: Il Sole 24 Ore del 31/05/2019
Utili e perdite su cambi di fine anno sui depositi bancari e c/c in valuta rilevano fiscalmente al pari delle differenze cambi realizzate
Utili e perdite su cambi di fine anno sui depositi bancari e c/c in valuta sono esclusi dal regime di irrilevanza previsto dall’articolo 110, comma 3, del Tuir.
Risposta dell’agenzia delle Entrate a un quesito formulato a Dichiarazioni24 che conferma un’interpretazione scritta già fornita anni fa in occasione di un convegno e mai trasfusa in circolare.
L’articolo 110, c. 3, del Tuir precisa che non assumono rilevanza fiscale le differenze cambio, positive o negative, derivanti da valutazioni secondo il cambio di chiusura dell’esercizio su crediti e debiti in valuta, anche sotto forma di obbligazioni, titoli a cui si applica la disciplina delle obbligazioni del Codice civile o titoli assimilati.
L’irrilevanza fiscale delle differenze cambio negative o positive si rileva con una variazione in aumento o in diminuzione nel quadro RF (rigo RF 28 e RF 45 di redditi SC 2019).
Nel quadro RV, sezione I, le differenze non realizzate andranno indicate in un apposito rigo che dovrà contenere anche le variazioni dell’esercizio contabili (colonne 6 e 7) e fiscali (colonne 11 e 12).
Nella colonna 9 andrà invece indicato al momento del realizzo il minore utile o la maggiore perdita derivante dalla divergenza tra il valore civilistico e quello fiscale.
Si suggerisce di utilizzare un rigo per ciascuna categoria patrimoniale (debiti, crediti, obbligazioni) in modo da gestire al meglio la contabilizzazione delle differenze cambio.
NDR: L'irrilevanza fiscale resta pertanto per gli altri casi esempio debiti e crediti in valuta.
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