L’assegnazione agevolata dei beni ai soci è una disposizione prevista per legge che ne limita il lasso di tempo in cui può essere effettuata.
Con l’assegnazione agevolata dei beni ai soci, la società, in contropartita alla assegnazione di un bene, procede con la restituzione/distribuzione di:
In pratica anziché distribuire somme di denaro la società, per così dire, distribuisce beni e in contropartita riduce il capitale e/o le riserve.
Perché l’operazione sia possibile deve esistere un patrimonio netto (capitale e riserve) almeno pari al valore contabile dei beni assegnati.
All’assenza di questa condizione, si può ovviare attribuendo non solo beni ma anche debiti (accollo), ad esempio assegnando anche il mutuo che grava sugli immobile assegnato.
Oppure si devono valutare le alternative della cessione agevolata o della trasformazione in società semplice.
Riferimenti di prassi:
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Le diverse questioni aperte su Beni rivalutati nel 2021 Proprietà superficiaria Riserve in sospensione utilizzo/distribuzione, Riserve per cessione agevolata
Autori: Ceppellini Primo, Lugano Roberto Fonte: Italia Oggi del 02/10/2023Recensione di Roberto Castegnaro
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Proroga regolarizzazione cripto-attività e assegnazione agevolata ai soci, anticipato il termine di utilizzo dei crediti d'imposta spettanti per le forniture di energia elettrica e gas.
Autore: Testo di Legge Circ. Risoluzione Fonte: Agenzia Entrate del 03/10/2023Recensione di Roberto Castegnaro
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In linea con i precedenti di prassi va considerato il maggior valore attribuito
Autore: Ranocchi Gian Paolo Fonte: Il Sole 24 Ore del 28/11/2023Recensione di Roberto Castegnaro