Assegnazioni, il bivio dei valori intermedi
[Interessante]
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 05/06/2017
Autore: Gavelli Giorgio Fonte: Il Sole 24 Ore del 05/06/2017
Classificazione:
L’assegnazione dei beni immobili ai soci è a rischio quando si sceglie un valore intermedio tra quello catastale e il valore normale?
Un passaggio della circolare 37/E/2016 sembra aprire questo nuovo fronte, nel già complesso panorama delle fiscalità delle assegnazioni. Vediamo perché.
Al paragrafo 13 della circolare viene affermata la necessaria identità tra l’opzione sul valore effettuata ai fini del calcolo dell’imposta sostitutiva e quella per determinare la base imponibile da assumere a tassazione ai fini dell’imposta di registro. Si aggiunge che: «Nel caso in cui il contribuente non eserciti l’opzione di cui al citato articolo 1, comma 117, ai fini della determinazione della base imponibile da assumere a tassazione in relazione all’imposta di registro trovano, quindi, applicazione i principi sanciti dagli articoli 43 e 51 del Tur» (e, quindi, si perde l’inibizione dei poteri di accertamento).
Al paragrafo 13 della circolare viene affermata la necessaria identità tra l’opzione sul valore effettuata ai fini del calcolo dell’imposta sostitutiva e quella per determinare la base imponibile da assumere a tassazione ai fini dell’imposta di registro. Si aggiunge che: «Nel caso in cui il contribuente non eserciti l’opzione di cui al citato articolo 1, comma 117, ai fini della determinazione della base imponibile da assumere a tassazione in relazione all’imposta di registro trovano, quindi, applicazione i principi sanciti dagli articoli 43 e 51 del Tur» (e, quindi, si perde l’inibizione dei poteri di accertamento).
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