Detrazione per Abbonamenti ai mezzi pubblici
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 04/09/2025
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 04/09/2025
Detrazione piuttosto misera sia per i propri che per quelli dei familiari a carico, a condizione che siano utilizzati servizi, di qualsiasi tipo, di trasporto pubblico
Detrazione pari al 19% delle spese sostenute per gli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, su un costo annuo massimo di 250 euro.
I righi del modello 730 di dichiarazione dedicati all’agevolazione sono quelli da E8 a E10 (“Altre spese”). Il codice da indicare è 40.
L’agevolazione, disciplinata dall’articolo 15, comma 1, lettera i-decies), e comma 2, del Tuir, è in vigore dal 2018 è applicabile per gli abbonamenti acquistati dal contribuente per sé o per i familiari a carico, fino a una spesa massima complessiva di 250 euro annuali.
Ciò vuol dire che, ad esempio, nel calcolo per la verifica del raggiungimento della soglia ammissibile, il genitore deve considerare il totale di quanto speso per il proprio abbonamento e per quello del figlio.
Lo sconto d’imposta massimo ottenibile è, quindi, di 47,5 euro.
Devono essere comprese nel computo della soglia agevolabile anche gli oneri indicati ai punti da 341 a 352 della Certificazione unica 2025 con il codice 40.
La detrazione è determinata in base al principio di cassa, pertanto, per quanto riguarda la dichiarazione 2025, è possibile usufruire del beneficio per i titoli di viaggio acquistati nello scorso anno a prescindere dal periodo di validità. È perciò detraibile, ad esempio, l’abbonamento acquistato a dicembre 2024 ma utilizzabile nel 2025 e non quello acquistato nel 2023 e utilizzato nel 2024.
Nessuna detrazione, invece, per i costi di trasporto rimborsati, nel 2024 stesso, dai datori di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali, indicati nella CU 2025 (punti da 701 a 706) con il codice 40. L’agevolazione spetta, comunque, per l’eventuale spesa residua sempreché rientri nel limite complessivo di 250 euro.
I dati sulle spese sostenute dagli utenti e i rimborsi erogati sono trasmessi annualmente, all’Amministrazione finanziaria ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, come ha stabilito il decreto Mef del 29 marzo 2023. I contribuenti possono comunque opporsi alla comunicazione dei dati sugli abbonamenti acquistati.
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