L’autoriciclaggio fa i conti con l’utilizzo personale

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 21/12/2014

Autore: Vedi Articolo Fonte: Il Sole 24 Ore del 21/12/2014


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Sanzioni, prescrizione, reati presupposto, godimento personale, finalità speculative e altro ancora si porta dietro questo autoriciclaggio, che continua a non convincere.

Ora che è legge dello Stato, dopo la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 292 del 17 dicembre, la legge n. 186/2014 porta con sé molte incognite. Innanzitutto, il nuovo articolo 648-ter.1 del Codice penale si caratterizza per il cosiddetto doppio binario di punibilità: sanzioni che oscillano dai due agli otto anni di reclusione e dai 5.000 ai 25.000 euro di multa per chi «avendo commesso o concorso a commettere un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative il denaro i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolare concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa».
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