L’IMPATTO DEL REDDITO DI CITTADINANZA SULLE POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO
Recensione di Giuseppe Filippi Pubblicata il 08/05/2019
Autore: Bocchieri Gianni Fonte: Guida al Lavoro nr. 20 del 08/05/2019 pag. 10
Il 17 aprile 2019 la Conferenza Stato – Regioni ha stipulato un’intesa per il potenziamento dei Centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro.
Il reddito di cittadinanza, oltre ad essere una misura di inclusione sociale, costituisce uno strumento di ricollocazione lavorativa.
Per agevolare la realizzazione di questo obiettivo, l’intesa disciplina la ripartizione tra le varie Regioni di 4.000 lavoratori da assumere a tempo indeterminato presso i Centri per l’impiego, nonché di 1.600 lavoratori a tempo determinato che potranno essere stabilizzati entro il 2021.
Viene altresì definita la ripartizione dei 3.000 c.d. “navigators”.
E’ poi prevista la realizzazione di azioni di sistema a livello nazionale, per l’assistenza dei gestori degli interventi, per la formazione degli operatori, nonché per lo sviluppo di sistemi tecnologici e informatici.
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