Per vitto e alloggio fruitori da indicare in fattura
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 21/08/2019
Autore: De Stefani Luca Fonte: Il Sole 24 Ore del 21/08/2019
L’impatto della fattura elettronica sulla deduzione del costo, la detrazione dell’Iva e l’eventuale tassazione in capo al dipendente o amministratore delle spese di vitto e alloggio, durante le trasferte e non.
Se non c'è coincidenza tra fruitore del servizio e intestatario della fattura ad esempio nel caso di dipendenti o gli amministratori, per poter detrarre l'Iva anche nel Comune sede di lavoro i dati dei fruitori devono essere indicati nella fattura o in «una apposita nota ad essa allegata» (circolare 3 marzo 2009, n. 6/E, risposta 2).
Non è ipotizzabile stampare la fattura elettronica per allegarvi la nota con i dati del fruitore. In attesa di un chiarimento ufficiale, si ritiene che l’«allegazione» della nota alla fattura possa essere assolta se questi due documenti (e-fatture e nota) vengono salvati e conservati nella stessa cartella informatica.
Per gli scontrini e le ricevute (risposta 4 ottobre 2018, n. 22), a determinate condizioni (rimborso a piè di lista del dipendente), permettono la deduzione del costo anche in assenza dei dati dell’azienda.
In allegato all'articolo interessante tabella riepilogativa PRESTAZIONI ALBERGHIERE E SOMMINISTRAZIONI DI ALIMENTI E BEVANDE DURANTE LE TRASFERTE E NON
Indietro