TRASFERIMENTO DEL LAVORATORE ED ECCEZIONE D’INADEMPIMENTO: IL LIMITE ALLE PREROGATIVE DATORIALI
Recensione di Giuseppe Filippi Pubblicata il 17/05/2022
Autore: Avanzi Federico Fonte: Guida al Lavoro nr. 21 del 17/05/2022 pag. 15
Con l’ordinanza n. 13895 del 3 maggio 2022 la Corte di Cassazione si è espressa sulle condizioni che possono legittimare il rifiuto del trasferimento da parte del lavoratore.
Secondo la Corte di Cassazione, per verificare se il rifiuto del trasferimento da parte del dipendente è contrario a buona fede, devono essere valutate le circostanze concrete che caratterizzano la fattispecie, tra le quali, ad esempio, l’entità dell’inadempimento del datore di lavoro, le ripercussioni del predetto inadempimento sulla vita del lavoratore, la precisazione delle ragioni tecniche, organizzative e produttive che giustificano il provvedimento, nonché gli effetti del comportamento del dipendente sulla realizzazione degli interessi aziendali.
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