Ue l’elenco dei Paesi ad alto rischio di riciclaggio
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 17/06/2025
Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 17/06/2025

Entrano Monaco, Algeria, Kenya e Venezuela, escono gli Emirati Arabi Uniti
Dalla Commissione europea la lista aggiornata dei paesi a rischio riciclaggio
Chi entra e chi esce dal nuovo elenco
Le giurisdizioni aggiunte al nuovo elenco sono realtà sovrane terze, quindi esterne all’Ue, come Algeria, Angola, Costa d'Avorio, Kenya, Laos, Libano, Monaco, Namibia, Nepal e Venezuela.
Lo stesso vale per i Paesi che sono stati cancellati dall'elenco, Barbados, Gibilterra, Giamaica, Panama, Filippine, Senegal, Uganda ed Emirati Arabi Uniti.
Spazio anche ai cripto asset nelle regole antiriciclaggio
La legislazione dell'Ue è stata costantemente rivista per poter intercettare anche i nuovi rischi relativi al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Tra questi ricordiamo le attività virtuali, il crowdfunding e, da ultimo, anche l’integrazione di altre normative di vigilanza come la regolamentazione dei mercati delle cripto-attività (MiCA).
Gli effetti dell’inserimento nella lista nera
Essere inseriti nell'elenco dei Paesi ad alto rischio di riciclaggio comporta un aumento significativo delle misure di controllo e monitoraggio finanziario, e delle operazioni che li coinvolgono, effettuato da parte di tutti i Paesi impegnati nelle attività antiriciclaggio.
Questo comporta che le autorità competenti di una molteplicità di Stati implementeranno una verifica rafforzata per tutte le transazioni che coinvolgono quei Paesi a rischio, richiedendo più informazioni sui clienti e le operazioni, e aumentando la sorveglianza per prevenire eventuali attività di riciclaggio.
Nella pratica, un gran numero di soggetti obbligati, tra cui banche, istituti finanziari, professionisti, ecc., dovranno applicare una verifica rafforzata per tutti i clienti con legami o operazioni con i Paesi ad alto rischio, come ad esempio la verifica dell'identità del cliente, la sua situazione patrimoniale e la fonte dei fondi.
Saranno raccolte anche informazioni aggiuntive sull’origine dei fondi, lo scopo del rapporto di scambio finanziario e le motivazioni delle operazioni. Ci sarà spazio anche per la segnalazione di operazioni sospette, mentre in taluni casi, la normativa potrebbe prevedere persino l'obbligo di astensione da certe operazioni o relazioni con i Paesi ad alto rischio, e questo a tutela del rispettivo sistema finanziario.
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