La rivalutazione dei beni d'impresa può essere effettuata in seguito di una specifica norma di legge.
Periodicamente con le leggi di Bilancio se ne prevede la possibilità richiamando le norme della sezione II del capo I della legge n. 342/2000, che prevede la rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni, posseduti al 31 dicembre di un dato esercizio e risultanti già dal bilancio dell'esercizio in corso nell'esercizio precedente.
Beni rivalutabili
Normalmente la rivalutazione ha per oggetto beni costituenti immobilizzazioni materiali ammortizzabili e non ammortizzabili quali:
Compresi beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro.
Sono rivalutabili anche i beni immateriali quali ad esempio:
Ancorché non più iscritti in bilancio in quanto interamente ammortizzati ma che godono ancora di tutela (circ. 13/2014 punto 1).
Sono poi rivalutabili le partecipazioni in società controllate e in società collegate ai sensi dell’art. 2359 del codice civile, costituenti immobilizzazioni.
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59 €/anno + IVAUna interessante opportunità per il 2020 da valutare attentamente
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Effetti su conto economico, ammortamenti indeducibili e covenant sui prestiti La sostitutiva del 3% è interessante ma vanno soppesati tutti gli aspetti
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Sula base imponibile del 10% per l'affrancamento idee diverse tra Agenzia e giudici
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