IL REGIME SANZIONATORIO DEL LICENZIAMENTO ALLA LUCE DEL DECRETO DIGNITA’
Recensione di Giuseppe Filippi Pubblicata il 10/07/2018
Autore: Zambelli Angelo Fonte: Guida al Lavoro nr. 29 del 10/07/2018 pag. 17
Il c.d. “Decreto Dignità” aumenta l’indennizzo economico dovuto per il licenziamento senza giusta causa e/o giustificato motivo dei lavoratori a cui si applica il Jobs Act.
In caso di licenziamento di un lavoratore assunto dal 7 marzo 2015, intimato da un’azienda con più di quindici dipendenti, se non ricorrono gli estremi del licenziamento per giustificato motivo oggettivo o per giustificato motivo soggettivo o giusta causa (salvo il caso di insussistenza del fatto materiale), il decreto prevede un'indennità di importo pari a 2 mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del tfr per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a 6 e non superiore a 36 mensilità .
Per le aziende fino a 15 dipendenti, l’importo minimo dell’indennità sarà pari a 3 mensilità, mentre resterà invariato il limite massimo di 6 mensilità.
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