REVERSE CHARGE INTERNO SEMPLICE REGISTRAZIONE O AUTOFATTURA

[Interessante]

  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 25/01/2019

Autori: Zuech Francesco, Garrini Fabio Fonte: Agenzia Entrate del 25/01/2019


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Interessante articolo a sostegno della non obbligatorietà di emissione dell'autofattura in caso di reverse interno


A parere degli autori il reverse charge interno va gestito (solo) attraverso i registri, mentre pare del tutto inutile (se non controproducente) rincorre ad altre soluzioni.

Come noto nel reverse charge interno (arti.17, c. 5 ss., e art. 74, c. 7 e 8) si deve integrare il documento ricevuto come segue:

  1. riportare sul documento l’aliquota e l’imposta;
  2. registrare nelle vendite (per assolvere l’imposta) nel mese di arrivo (o entro 15 giorni, ma con imputazione al mese di arrivo);
  3. registrare negli acquisti per esercitare il diritto alla detrazione (nel mese stesso di arrivo oppure successivamente nei termini previsti dall'art.19).

Poiché è materialmente impossibile integrare il file xlm con aliquota e imposta, l'unica cosa da fare sarà procedere con la registrazione come sopra indicato, punti 2 e 3.

Quanto indicato nella FAQ del 27.11.2018 (così come nella circolare AE 13/2018 e, ancora prima, anche nella circolare 45/2005 § 2.7.2) secondo i qualificati autori non può pertanto che rappresentare una alternativa ammissibile ma non certo obbligatoria, in quanto non prevista da alcuna legge.

Gli autori auspicano una conferma ufficiale della correttezza del comportamento suggerito.

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