Ricerca e sviluppo, una sanatoria su 4,2 miliardi di bonus contestati
Recensione di Roberto Castegnaro Pubblicata il 24/10/2021
Autori: Mobili Marco, Parente Giovanni Fonte: Agenzia Entrate del 24/10/2021
Il collegato alla manovra di bilancio consente alle imprese che hanno commesso errori nell’utilizzo di crediti d’imposta per investimenti in R&S di restituirli in tre rate senza pagare sanzioni e interessi
Non tutti possono però accedere alla santoria il decreto fisco-lavoro prevede che sono esclusi tutti i casi in cui:
- l'amministrazione finanziaria ha contestato una frode;
- gli utilizzi di false fatture, documenti e contratti falsi «sia in senso materiale sia in senso ideologico»
- alla data del 22 ottobre 2021 (data di entrata in vigore del decreto collegato alla manovra) l'atto di contestazione del credito d'imposta da parte del Fisco è diventato definitivo es. casi in cui la rettifica dell'amministrazione non è stata impugnata nei termini.
A differenza del ravvedimento spontaneo, qualora il Fisco abbia già accertato l'uso indebito del credito d'imposta ma il conseguente atto non è ancora definitivo, l'impresa sarà chiamata a versare l'intera pretesa del Fisco risparmiando interessi e sanzioni grazie alla sanatoria.
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