FATTURA ELETTRONICA TRAMITE L'AGENZIA ENTRATE

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 30/08/2023

Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 30/08/2023


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Per chi ha pochi documenti o per chi non vuole avvalersi di un fornitore di servizi di fatturazione, può valutare l'utilizzo degli strumenti messi a disposizione gratuitamente dall'agenzia


L’Agenzia mette a disposizione tre tipi di programmi per predisporre le fatture elettroniche:

  • una procedura web
  • un software scaricabile su Pc
  • un’App per tablet e smartphone, denominata Fatturae.

Tali procedure sono rivolte soprattutto agli operatori che emettono un numero contenuto di fatture.

Ipotizzando di voler compilare una fattura mediante la procedura web, dal portale “Fatture e Corrispettivi” si può seguire il percorso:

“Fatturazione elettronica e Conservazione > Crea nuovo file”, scegliendo così, a seconda dei casi, tra fattura ordinaria, fattura semplificata o fattura Pa.

Per le fatture che evidenziano importi non assoggettati a Iva superiori a 77,47 euro si applica l’imposta di bollo nella misura fissa di 2 euro. L’importo del bollo, quando addebitato in fattura al cliente, assume la natura di ricavo o compenso e concorre alla determinazione del reddito nel regime forfettario, soggetto quindi a imposta sostitutiva (cfr risposta n. 428/2022 e circolare n. 5/2021, paragrafo 3.3).

Calcolo del bollo

All’interno dello stesso portale, l’Agenzia mette anche, a disposizione dei contribuenti, i dati relativi all’imposta di bollo emergente dalle fatture elettroniche emesse (Elenco A), integrati con quelli delle fatture elettroniche che non recano l’indicazione dell’assolvimento dell’imposta di bollo, ma per le quali l’imposta risulta dovuta (Elenco B).

I contribuenti possono, dunque, verificare di aver correttamente assoggettato le fatture elettroniche all’imposta di bollo e, nel caso di omissione dell’indicazione del tributo sulle fatture emesse, possono confermare l’integrazione elaborata dall’Agenzia. Se, invece, ritengono che una o più fatture elettroniche oggetto dell’integrazione non debbano essere assoggettate a imposta di bollo, possono eliminarle dall’integrazione. Fermo restando che dovranno fornire le relative motivazioni in sede di eventuale verifica. Il contribuente può anche modificare l’Elenco B aggiungendo gli estremi identificativi delle fatture elettroniche che dovrebbero scontare l’imposta ma non sono presenti in nessuno dei due elenchi.

Sulla base dei dati presenti nei due elenchi, il sistema procede al calcolo dell’imposta di bollo dovuta per il trimestre di riferimento e ne evidenzia l’importo nell’area riservata del portale “Fatture e corrispettivi” entro il giorno 15 del secondo mese successivo alla chiusura del trimestre. Per il secondo trimestre, tale data slitta al 20 settembre.

Il versamento dell’imposta di bollo dovuta deve essere effettuato ordinariamente secondo le scadenze:

  • del 31 maggio, con riferimento all’importo dovuto per il primo trimestre (se la somma dovuta non supera i 5mila euro, il versamento può essere eseguito entro il 30 settembre)
  • del 30 settembre, con riferimento all’importo dovuto per il secondo trimestre (se la somma dovuta, con riferimento ai primi due trimestri, non supera i 5mila euro, il versamento può essere eseguito entro il 30 novembre)
  • del 30 novembre, con riferimento all’importo dovuto per il terzo trimestre
  • del 28 febbraio dell’anno successivo, con riferimento all’importo dovuto per il quarto trimestre.

Il pagamento può essere eseguito semplicemente indicando sull’apposita funzionalità web del portale “Fatture e corrispettivi” l’Iban corrispondente al conto corrente intestato al contribuente, sul quale viene così addebitato l’importo dell’imposta di bollo dovuta. Si può seguire il percorso: “Consultazione > Fatture elettroniche e altri dati Iva > Fatture elettroniche > Pagamento imposta di bollo”.

Conservazione digitale

L’articolo 39 del decreto Iva (Dpr n. 633/1972) prevede che le fatture elettroniche siano conservate in modalità elettronica. Il processo di conservazione elettronica è usualmente fornito da provider privati certificati; tuttavia, l’Agenzia delle entrate mette gratuitamente a disposizione un servizio di conservazione elettronica a norma per tutte le fatture emesse e ricevute elettronicamente attraverso il Sistema di interscambio.

Tale servizio è accessibile utilizzando il portale “Fatture e Corrispettivi”.

Per usufruirne è necessario aderire alla convenzione di servizio. L’adesione all’accordo avviene mediante esplicita accettazione delle condizioni in esso contenute dall’utente nell’area del servizio di conservazione. Nella home page del portale “Fatture e Corrispettivi” seguendo il percorso: “Fatturazione elettronica e Conservazione > Conservazione > Accedi alla sezione conservazione”, si aprirà una pagina che consente di prendere visione del Manuale del servizio di conservazione (nel quale sono descritte tutte le caratteristiche tecniche del processo di conservazione eseguito sulle fatture) e dell’Accordo di servizio. Selezionando, poi, le caselle presenti nella pagina, il servizio si attiverà.

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