LA NUOVA PROCEDURA DI CONCILIAZIONE FACOLTATIVA


  Recensione di Giuseppe Filippi     Pubblicata il 03/03/2015

Autore: Falasca Giampiero e Recalcati Alessandro Fonte: Guida al Lavoro nr. 10 del 03/03/2015 pag. 22


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Il decreto legislativo attuativo del Jobs act introduce una procedura di conciliazione volontaria applicabile ai nuovi assunti con contratto a tutele crescenti.

La nuova conciliazione facoltativa, estesa alle imprese fino a 15 dipendenti, è applicabile anche ai licenziamenti disciplinari. Il datore di lavoro potrà offrire al lavoratore, nelle sedi previste (sede sindacale o commissione di conciliazione presso la DTL), entro i termini di impugnazione del licenziamento, un importo esente da tributi e da contribuzione, pari ad una mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del tfr per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a 2 e non superiore a 18 mensilità, mediante consegna al lavoratore di un assegno circolare (per le imprese fino a 15 dipendenti gli importi sono dimezzati e non possono eccedere le 6 mensilità). L'accettazione dell'assegno comporterà la rinuncia all'impugnazione del licenziamento.
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